
Siamo giunti al termine dell'ultima inchiesta alla Microsoft, ma l'azienda e' gia' incappata in una nuova indagine da parte della commissione europea. L'inchiesta non si basa su prove, ma su un'indagine per verificare se l'itroduzione del browser IE nei sistemi operativi di casa Microsoft sia o meno una violazione dell'antitrust!
L'inchiesta e' partita a causa di un richiamo fatto dalla Opera Software a dicembre, che ha ritenuto anticoncorrenziale l'inserimento di IE nei sistemi operativi Windows. Ecco la risposta dell'azienda:
"Riteniamo che l'inclusione del browser nel sistema operativo rappresenti un vantaggio per i consumatori, e che i consumatori e i costruttori di PC siano già liberi di scegliere qualsiasi browser vogliano inserirvi". Secondo la Commissione, Microsoft "è accusata di aver attuato un abbinamento illegale del suo prodotto Internet Explorer al suo sistema operativo dominante Windows. L'esposto (di Opera, ndr.) sostiene che vi è un danno continuo alla competitività dovuto alle pratiche di Microsoft, in particolare per via delle nuove tecnologie proprietarie che Microsoft è accusata di aver introdotto nel browser che ridurrebbero la compatibilità con gli standard Internet aperti e in questo modo ostacolerebbe la concorrenza".
Inoltre la commissione europea ha aperto un'altra inchiesta per stoncare la Microsoft in maniera pesante! E' dunque aperta un'indagine volta a verificare se l'azienda abbia nascosto informazioni ai competitor (specialmente quelle aziende che intendono realizzare software compatibili con Windows).
Oltretutto la commissione vuole accertarsi se il formato OOXML fornito da Microsoft sia sufficiente per l'interoperabilita' con i prodotti dei competitor.
Tempi duri, dunque, per la Grande Azienda! Vedremo in futuro come andra' a finire!
Fonte: Punto Informatico